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Meher Baba (Pune, 25 febbraio 1894 - Ahmednagar, 31 gennaio 1969), il cui nome di nascita è Merwan Sheriar Irani, è stato un maestro spirituale indiano.
Suo padre, Sheriar Irani, era un fervido amante di Dio. Merwan frequentò dapprima un liceo cattolico, poi l’università del Deccan, ambedue a Pune. Mentre era ancora all’ università, nel 1913 avvenne l’importante incontro con Hazrat Babajan, una vecchissima donna maomettana, uno dei cinque Maestri Perfetti dell’epoca. Babajan gli diede la realizzazione di Dio, rendendolo consapevole del suo alto destino spirituale. Nei nove anni successivi la sua preparazione a questo importante compito fu completata dagli altri quattro Maestri Perfetti: tra essi Upasni Maharaj, un indù che viveva a Sakori, ebbe il ruolo principale. Egli diede a Merwan la Gnosi perfetta per la sua missione nel mondo.
Questa iniziò nel 1922, dopo che Merwan ebbe raccolto attorno a sè i primi discepoli, i quali gli diedero il nome di Meher Baba, ossia «Padre Compassionevole».
Quegli anni furono dedicati interamente alla formazione del suo cerchio ristretto e al duro lavoro fisico a servizio dei poveri, dei malati nel corpo e nella mente, e dei bambini. Si stabili vicino ad Ahmednagar, Maharashtra, dove creò una piccola comunità chiamata Meherabad, con una scuola, un dispensario e un ospedale gratuiti, ricoveri per i poveri, i lebbrosi e i malati di mente, nei quali non esistevano distinzioni tra religioni o casta.
L’amore di Meher Baba univa indù, musulmani, parsi e cristiani, oltre che bramini e intoccabili in una stessa comunità i cui precetti erano l’amore di Dio e il servizio agli altri.
Negli anni ’30 Meher Baba viaggiò ampiamente in tutto il mondo: varie volte in America, Inghilterra, Francia, Italia, Spagna e Svizzera. Visitò l’Egitto, il Medio Oriente, la Cina e in seguito anche l’Australia. Nella maggior parte di questi viaggi egli mantenne l’incognito, prendendo contatto unicamente con alcune persone predeterminate.
Negli anni ’40 il suo lavoro principale fu quello di incontrare e servire personalmente i «masts», come vengono chiamati in India i pellegrini motto progrediti sulla via spirituale, che perdono contatto con it mondo a causa del contatto diretto con Dio. Per questo lavoro viaggiò per migliaia di miglia in luoghi remoti dell’India e di Ceylon.
Nel ’49 inizio una fase cui diede it nome di «Vita Nuova», durante la quale, con pochi discepoli prescelti, pellegrinò attraverso l’India come un comune mendicante.
Solamente negli anni ’50, al termine delta sua vita, Meher Baba si rese disponibile per brevi periodi alla massa di persone. Durante alcuni darshan di massa, dove erano presenti circa centomila persone, egli si dichiarò al mondo come «Colui che è atteso», l’Avatar che eternamente ritorna, il Salvatore di questa epoca. Gli ultimi anni, fino al suo distacco dal corpo il 31 gennaio 1969, li passò a Meherazad, in ritiro completo.
A molti che cercavano la sua presenza fisica egli dichiaro ripetutamente che il suo lavoro universale era di natura interiore, che non richiedeva quindi più in questa fase alcun contatto fisico con la sua persona.
Un aspetto particolare del lavoro di Meher Baba è it fatto che egli entrò in completo silenzio il 10 luglio 1925 e lo mantenne fino alla fine. All’inizio fece uso di una tabella alfabetica per le comunicazioni verbali, poi, servendosi di un sistema di segni delle mani, dettò una serie di discorsi[1][2] sulla vita spirituale che sono stati pubblicati in forma di libro, e inoltre un’opera monumentale sul tema delta creazione: «God speaks» (Dio parla).[3] La testimonianza di Meher Baba implica ben più di questi libri: «Il libro che farò leggere alla gente è il libro del cuore».[4] «Quando la parola del mio Amore uscirà dal silenzio e parlerà nei vostri cuori dicendovi chi sono io in realtà, saprete che quella è la Parola Vera che avete sempre desiderato ascoltare».[5] Il Samadhi di Meher Baba vicino ad Ahmednagar è ora luogo di pellegrinaggio per numerose persone in cerca di Dio, provenienti da ogni parte del mondo.
Note
[edit]Bibliografia
[edit]- Meher Baba, Discorsi. Podresca (2000)
- Messaggio Universale di Avatar Meher Baba