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Identifier: vitedepieccell001vasa (find matches)
Title: Vite de più eccellenti pittori scultori ed architetti
Year: 1767 (1760s)
Authors: Vasari, Giorgio, 1511-1574 Coltellini, Marco, 1719-1777 printer Stecchi, Giovanni Batista, printer Pagani, Antonio Giuseppe, printer Masi, Tommaso, publisher
Subjects: Artists Art, Italian Art, Renaissance
Publisher: Livorno : Per Marco Coltellini Firenze : Per lo Stecchi e Pagani
Contributing Library: Brandeis University Libraries
Digitizing Sponsor: Boston Library Consortium Member Libraries
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Text Appearing Before Image:
aico. tutta ja chiefa in frefco. Dopo lavorando alla cappellamaggiore (V) di mufaico, e nella facciata dinanzi dellaChiefa, raoftrò nel principio di cotale lavoro, fenza Fajn-to di Giotto, faper non meno efercitare, e condurre a fineil mufaico, che avelie fatto la pittura: facendo ancora nellaChiefa di S. Grifogono molte ftorie a frefco, s^ ingegnò)farli conofcer Umilmente per ottimo difcepolo di Giotto,e per buono artefice. Parimente pure in Traltevere, dipin- fe £0 $ono fìmafi foto in piedi i mofalci della cappella maggiore,cioè della tribuna , che fon quelli di figure piccole . Perchè le figure gran-di in piedi pofte nel concavo di detta tribuna, fono molto più antiche .Anche il portico di S. Maria Traftevere credo, che fojfe tutto dipinto,dal Cavallini, ma efendo (iato imbiancato , le pitture fono perite . So-lamente è flato portato rifpetto a una SS. Nunziata e a qualche altrafigura, che dalla maniera fi ravvi/a ejfere opere del noftro artefici •Nota dell Ediz. di Roma.
Text Appearing After Image:
Vita di Pietro Cavallini. 39^ fé in S. Cecilia quali tutta la Chiefa dì fua mano, enella.Chiefa di S. Francefco, appretto ripa molte cofe (1). InS. Paolo poi fuor di Roma fece la facciata, che v è dimufaico, e per la nave del mezzo molte ftorie dei Tefta-mento vecchio. E lavorando nel capitolo del primo chio-ftro a frefco alcune cofe, vi mife tanta diligenza, che neriportò dagli uomini di giudicio nome deccellentiffimo mae-ilro, e fu perciò da i prelati tanto favorito, che gli fecerodare a fare la facciata di S. Pietro di dentro fra le fine- Lavorò mAre, tra le quali fece di grandezza ftraordinaria, rifpetto,s^/n?alle figure, che in quel tempo stifavano, i quattro Evan-gelifti lavorati a boniffimo frefco, e un S. Pietro i e unS, Paolo, e in una nave buon numero di figure , nellequali, per molto piacergli la maniera Greca, la mefcolòfempre con quella di Giotto. E per dilettarli di dare ri-lievo alle figure, fi conofce che usò in ciò tutto quellosforzo, che maggiore può immagi
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