La porta dei Vacca, dal nome della famiglia nobile che la abitava, è stata per anni il limite di Genova sul suo lato occidentale. La sua costruzione risale a pochi anni dopo la battaglia di Legnano (1176)poichè la porta è stata edificata proprio per contrastare l'avanzata del Barbarossa.La sua posizione è strategica infatti si trova sulla foce di un piccolo torrente, il Rio Carbonara che, attualmente scorre sotto Via delle Fontane. Di lì però passava anche l'importantissima Via Salaria e, con tale porta, veniva controllata perfettamente.
Passiamo ora alla sua analisi architettonica. L'esterno, cioè quello che si affaccia su Via delle Fontane, è in tipico stile gotico: presenta infatti due sottili e alte colonne bianche e nere con capitello corinzio che sostengono un arco a sesto acuto nel cui spazio si articolava la massiccia porta di ingresso. Lo spessore della massa lignea d'accesso doveva essere considerevole poichè l'intera struttura risulta avere una notevole profondità. Nel versante che invece dà su Via del Campo la porta dei Vacca si presenta con un grande arco a sesto acuto che si basa su due ordini di colonne. Queste sono formate da un supporto più robusto che ne sorregge uno più piccolo di chiara funzione ornamentale: i capitelli sono, in tutti e quattro i casi, compositi, cioè che non si rifanno a nessun canone classico. Nel Medioevo la cultura greca era pressochè sconosciuta e, perciò, il fatto è giustificabile. In questi capitelli compare molte volte un'aquila, simbolo dell'Impero Germanico con a capo il Barbarossa, grande nemico della città: questo a significare che l'Impero nordico doveva sorreggere un monumento genovese e, quindi, cpitolare. Nello spessore della porta si può individuare, osservando il tutto da Via delle Fontane, uno spazio anticamente dedicato ad un'edicola religiosa mentre, a circa un paio metri da terra, due iscrizioni in stile gotico delle quali una sola risulta ancora leggibile; anche questo è un segno di come lo stile artistico allora in voga fosse il gotico, di chiaro orientamento germanico. Da notare infine i colori che prevalgono sugli altri nell'intera struttura: il bianco e il nero.
La porta è sormontata da due torri merlate dove si trovavano probabilmente le abitazioni. A media altezza è possibile osservare un ponticello di guardia anch'esso merlato.
Il complesso era particolarmente importante; ciò è testimoniato dal fatto che, dalla sua posizione, dipendevano e tutt'oggi dipendono i nomi di due vie: Via del Campo e Via di Prè. La prima si trovava all'interno della città e, perciò, la terra che attraversava era curata e coltivata; la seconda, non essendo compresa nelle mura, conteneva i prati incolti e abbandonati. Dalla Porta dei Vacca la cinta muraria continuava fino all'odierno Castelletto risalendo, più o meno, il corso del Rio Carbonara.
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