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File:Lettore CD per auto - Museo scienza tecnologia Milano 15004 06.jpg

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lettore CD per auto - AIWA CDC - R176M.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Author
Aiwa (progettista/ costruttore)
Title
lettore CD per auto - AIWA CDC - R176M.
Description
Italiano: Apparecchio a transistor con scocca in metallo, inserito in un telaio che si fissa nel cruscotto dell'autoveicolo. Il frontalino è estraibile e può essere conservato in un'apposita custodia in plastica La parete frontale è l'unica che rimane visibile una volta inserito il riproduttore nel cruscotto Sulla sinistra si hanno alcuni tasti per le gestione di un menu di comandi visibili sul display digitale posto accanto, dei tasti per la regolazione del volume e dei toni, per l'accensione e il silenziamento, una boccola per il collegamento di un registratore o un microfono Sotto al display si hanno sei tasti per altrettanti canali radio memorizzati nel caso di uso come radioricevitore, di comandi per il lettore cd nel caso di questo utilizzo. A destra si ha un'altra tastiera, disposta circolarmente per la commutazione di gamma e di funzione, per la ricerca delle stazioni radio, per altri comandi visibili sul display. Nell'angolo il tasto di espulsione del frontalino.
Funzione

Riproduzione di suoni registrati su compact disc e ricezione di frequenze radio ad onde medie e lunghe a modulazione di ampiezza (AM) e in modulazione di frequenza (FM) per l'ascolto di programmi radiofonici durante percorsi in automobile.

Notizie storico-critiche
La prima autoradio della storia venne progettata dai fratelli Paul e Joseph Galvin, il modello Motorola 5T71, dove la scelta del nome simboleggia il concetto di "Sound in Motion". Questa autoradio veniva montata, con un lavoro di un paio di giorni che prevedeva grosse modifiche all'impianto elettrico delle vetture, su alcuni modelli Ford e Chrysler e costava quasi un quarto del costo complessivo dell'automobile (150 dollari per l'autoradio, 650 dollari per l'autovettura) La prima autoradio europea fu la Balunpunkt AS5, nel 1932. Questa autoradio era di grosse dimensioni e veniva istallato nel bagagliaio e comandato con un comando posto sul piantone dello sterzo Questa autoradio costava 465 marchi tedeschi, un terzo del costo di un'automobile di media cilindrata La Blaupunkt produrrà successivamente la prima autoradio a onde corte (1952), la prima autoradio stereo (1967) e il primo ricevitore di notizie sul traffico (1974) La nascita del transistor alla fine degli anni '40 presso i laboratori della Bell Telephone, diede una grossa spinta al mercato delle autoradio perché permetteva di adottare dimensioni molto minori e, soprattutto, aveva ridottissime richieste di energia: non era più necessario occuparsi del riscaldamento del catodo come per le radio a valvole In questi anni di passaggio al transistor le autoradio della Autovox e della Voxson erano i modelli più ricercati dagli automobilisti La prima autoradio completamente a transitor è stata la Montecarlo della Becker, prodotta negli anni '60 Nelle autoradio vengono inseriti anche riproduttori a nastro magnetico in cassette che, in alcuni casi,potevano anche registrare direttamente dalla radio. Le prime autoradio con lettore di audiocassette vengono realizzate dalla Philips nel 1963. Negli anni '60-'70 era anche diffuso un altro standard di registrazione audio su nastro magnetico in cassette: lo Stereo 8. Questo standard nasce nel 1966 proprio per la riproduzione musicale in auto su progetto dell'americano Bill Lear Agli inizi degli anni '70, dai transistor si passò ai microprocessori, inventati dall'italiano Federico Faggin e dagli americani Ted Hoff e Stanley Mazor, che permisero di aumentare le prestazioni e le funzioni disponibili (ad esempio la ricerca e memorizzazione delle stazioni radio) L'evoluzione è poi rapida: autoreverse, funzioni Dolby, ricerca dei brani per le audiocassette, frontalino estraibile (il primo realizzato nel 1980 dalla Bensi, azienda italiana) La prima metà degli anni '80 vede la nascita dei primi lettori CD. Ben presto i marchi giapponesi Sony, Kenwood e Pioneer si imposero sul mercato con i loro prezzi contenuti e le alte prestazioni. I fonoriproduttori per auto della Pioneer furono tra i migliori esistenti in quegli anni. Pioneer è stata anche la prima azienda a portare le innovazioni tecnologiche come laser disc, lettore DVD e display al plasma negli apparecchi per auto Oggi, le autoradio sono apparecchi sempre più sofisticati che possono contenere anche lettori MP3 con attacco USB, lettore DVD, GPS, TV. Sono diventati in realtà dei piccoli computer con hard disk e con display al plasma.
Date between 1985 and 1995
date QS:P571,+1950-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1985-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1995-00-00T00:00:00Z/9
Medium materiale plastico
Dimensions height: 7 cm (2.7 in); width: 185 cm (72.8 in)
dimensions QS:P2048,7U174728
dimensions QS:P2049,185U174728
institution QS:P195,Q947082
Accession number
15004
References
  • Catalogo radio (1961) Catalogo radio, televisione, elettroacustica 1961-1962 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE), Milan, p. 178
  • Ravalico D. E. (1943) La Moderna Supereterodina, Milan
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
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current14:31, 21 May 2016Thumbnail for version as of 14:31, 21 May 20161,280 × 853 (278 KB)Federico Leva (WMIT){{ICCD TRC | institution = {{institution:Museoscienza}} | permission = {{cc-by-sa-4.0}} | RSR1 = Temporelli, Massimo | CTP = Industria, manifattura, artigianato | AUT1R = progettista/ costruttore | BIB2G = La Moderna Supereterodina | AUT1N = Aiwa |...

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